martedì 10 febbraio 2009

Il diritto il Governo Italiano ed il medioevo cattolico (il caso Eluana)

Salve a tutti,
ho seguito il caso di Eluana come la maggioranza degli italiani.

Cerco di parlare di cio' che riguarda la LEGGE ed il DIRITTO come senso comune per una comunita, uno Stato, una Civilta' che si possa fregiare di tali enti.

La liberta' da parte di un individuo non deve essere superata da tali entita' in casi critici quali lo stato vegetativo persistente.

E' un fatto che chi creda non debba obbligare altri cittadini ad accettare un "credo" non condiviso, cio' avviene anche nel caso di Peppino Englaro che e' un credente cattolico.

La natura dello Stato e' la definizione di regole di convivenza condivisa. Oggi invece seguiamo i sentori della Chiesa cattolica, la quale agisce con pressioni su uno Stato che costituzionalmente e' LAICO. Sembra che voglia imporre attraverso "leve politiche" leggi che poco hanno a che fare con il diritto e le liberta'.

Appare un ritorno al medioevo, che gia' peraltro la Chiesa ha ammesso essere una pagina nera della propria Storia se si pensa all'illiberismo praticato dalla stessa con persecuzioni, inquisizione e crociate.

La sentenza della Giustizia non solo riempie un vuoto legislativo, di cui sino a pochi giorni fa nessun politico si era interessato, e che il precedente Governo Prodi aveva in programma. Parlo del testamento biologico.

La liberta' di un individuo e dei suoi familiari in assenza della presenza psichica del malato di comunicare alla propria cerchia di persone (familiari), di scegliere come sia piu' dignitoso per lui terminare la sua esistenza in casi critici quali lo stato vegetativo o assenza di presenza psichica a causa di fortissimi dolori e uso di analgesici per tollerare il dolore e' un DIRITTO.

Coloro che sono contrari continueranno ad essere curati amorevolmente dalle strutture ospedaliere, come e' giusto che sia. Coloro che fanno un testamento biologico verso i propri familiari diretti invece sceglieranno come andarsene. Un team di medici e procuratori verificheranno la non presenza di interessi sociali ed economici penalmente perseguibili.

Ma vi pare corretto andare contro liberta' cosi evidenti della persona senza vivere in prima persone le sofferenze psichiche o fisiche a cui si e' sottoposti quotidianamente ?

Il pensare alla vita anche in tali situazione e' un concetto personale a cui lo Stato non puo' reagire con una LEGGE, innanzitutto perche' siamo oltre il diritto della Comunita', Stato o Civilta'.

Inizio a pensare che quando si vedevano gli estremisti islamici vietare la musica, coprire le donne con il burka, abbattere i tesori in Afganistan, si veda la religione nell'ostracismo piu' assoluto.

Ma cosa e' la religione se non un credo. Un credo non puo' essere la regola da imporre a tutti, si deve usare la testa prima delle emozioni.

Dare la scelta al cittadino e' un diritto in queste circostanze, le situazioni in Italia si ripetono e lo Stato Italiano sembra sempre piu' piegato a regole ecclesiastiche che a leggi laiche. Si veda Welby ed altri.

Ora che siamo un Paese multietnico si iniziano a vedere altre religioni, e' necessario iniziare a pensare allo Stato Italiano come ad uno Stato LAICO. Altrimenti saremo stritolati dai diversi schieramenti religiosi. E' un fatto che la popolazione straniera crescera' in Italia e non serve a nulla rincorrere concetti nazisti, fascisti e staliniani come il diverso. Il laicismo di uno Stato impone che chiuinque si macchi di un reato deve essere trattato allo stesso modo sia esso uno straniero o un italiano.

Queste circostanze si manifestano per inopportunita' di una classe politica fatta sempre piu' da dirigenti di partito che da Leader, non presenti oramai piu' da lungo periodo in Italia.

Lo Stato faccia lo Stato, le liberta' personali che non ledono diritti altrui devono essere il baluardo di uno STATO DEMOCRATICO altrimenti ci ritroviamo nelle oligarchie o peggio nel totalitarismo.

Tutto questo e' cio' che penso.

Termino questo post con un Saluto simbolico a Eluana ed uno ai suoi familiari, in particolare Peppino e sua moglie che sicuramente hanno vissuto un funerale durato 17 anni, obbligato da uno Stato assente e spesso pedante.

Ciao Eluana

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